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Notizie dai centriTorino

Prepararsi alla neve: cosa dice l’evidenza scientifica

Negli sport invernali la prevenzione passa attraverso un'attenta analisi della mobilità, della forza e delle capacità neuromotorie

Marco Gastaldo Torino
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Contents
Capacità neuromuscolari: il ponte tra tecnica e protezioneCarichi e progressività: la regola che previene gli eccessi del weekendAttrezzatura e protezioni: sicurezza basata sull’evidenzaContesto e fisiologia: freddo e quotaMessaggi chiave

Negli sport invernali la prevenzione non è un elenco di esercizi da eseguire in autonomia, ma nasce da un ragionamento clinico che integra anamnesi, analisi della mobilità, della forza e delle capacità neuromotorie e si sviluppa attraverso la gestione intelligente dei carichi, la scelta delle attrezzature e il contesto ambientale.

Le evidenze scientifiche più recenti convergono su tre pilastri: controllo neuromuscolare, forza del core, progressività dei carichi.

Capacità neuromuscolari: il ponte tra tecnica e protezione

Programmi che migliorano equilibrio, agilità e stabilità del tronco riducono gli infortuni muscoloscheletrici sia negli atleti giovani sia negli sciatori amatoriali.
Agilità e bilanciamento scarsi aumentano il rischio di cadute e distorsioni.
Un core debole trasferisce carichi eccessivi su ginocchio e colonna.
La logica preventiva è chiara: lavorare sulla qualità del movimento sotto supervisione, integrando con un protocollo di esercizi.

Le evidenze scientifiche sul training neuromuscolare sono unanimi: l’efficacia dipende da come viene implementato.
Senza guida professionale, aumentano gli errori di esecuzione e i falsi segnali di sicurezza.

Per questo la preparazione presciistica andrebbe sempre impostata e monitorata da professionisti sanitari, a maggior ragione nel caso di pregressi infortuni, con obiettivi, tempi e criteri di avanzamento chiari.

Carichi e progressività: la regola che previene gli eccessi del weekend

Molti infortuni da sovraccarico nascono da un errore di gestione dello sforzo: passare dal lavoro sedentario a due giornate intense di attività.
Le ricerche dimostrano che la progressione graduale dei carichi riduce stress su tendini e articolazioni.
Per ridurre il rischio bastano 6–8 settimane di preparazione mirata, con incremento controllato di intensità e volume sotto guida esperta, e mantenimento di un buon volume di lavoro in settimana.

Attrezzatura e protezioni: sicurezza basata sull’evidenza

Oltre all’allenamento, contano le scelte pratiche:

  • Casco: riduce i traumi cranici.
  • Polsiere: proteggono i rider da fratture.
  • Attrezzatura regolata correttamente: diminuisce il rischio di lesioni al ginocchio, soprattutto per principianti e noleggiatori.

Anche piccoli dettagli tecnici, come geometria e manutenzione degli sci, incidono sul controllo e quindi sulla prevenzione.

Contesto e fisiologia: freddo e quota

Il freddo riduce l’elasticità muscolo-tendinea e rallenta la risposta neuromuscolare; la quota altera percezione dello sforzo e tempi di recupero.
Soluzioni semplici ma fondamentali sono un riscaldamento adeguato, pause regolari, idratazione, prime discese controllate.
L’obiettivo non è fare di più, ma fare meglio, rispettando la fisiologia del corpo e i suoi tempi di adattamento.

Messaggi chiave

✅ Il corpo va preparato prima della stagione: controllo neuromuscolare, forza del core e progressività dei carichi sono i capisaldi.

✅ Le attrezzature corrette e ben regolate fanno parte della prevenzione quanto l’allenamento.

✅ Il freddo e la quota richiedono adattamento, non improvvisazione.

✅ Evitare programmi “fai-da-te”: la prevenzione efficace nasce da valutazione, personalizzazione e supervisione.

La montagna premia chi si prepara: equilibrio, consapevolezza e strategia sono la miglior forma di sicurezza.

Fonti scientifiche:

  • Spörri et al., Sports Medicine, 2017 – Prevenzione nello sci alpino: ruolo di core e attrezzatura.
  • Emery, Pasanen, Best Pract Res Clin Rheumatol, 2019 – Efficacia del training neuromotorio nella riduzione degli infortuni.
  • Schoeb et al., Front Physiol, 2022 – Programma di prevenzione negli U16 (riduzione traumi e overuse).
  • Wang et al., IJERPH, 2022 – Scarso controllo neuromotorio associato a più infortuni negli sciatori ricreativi.

TAGGED: Marco Gastaldo, Presciistica, sci, sport invernali
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