Sabato 7 dicembre 2024 è andata in onda la settima puntata di Sky Sport Doctor. In questo episodio Francesco Della Villa, Direttore del nostro Education and Research Department, ha parlato delle distorsioni di caviglia: eventi frequenti che rappresentano uno degli infortuni più comuni per i giocatori di calcio, basket e tennis di tutti i livelli. Sulla base del movimento anormale della caviglia se ne distinguono di vari tipi e possono portare a lesioni dei legamenti, della cartilagine e anche a fratture.
Infortuni frequenti negli sportivi. Perché?
La caviglia è il primo “fulcro”, ovvero la prima grande articolazione che assorbe (insieme al complesso del piede) l’impatto con il terreno. Per questo è soggetta a sollecitazioni importanti, soprattutto durante gli atterraggi e i movimenti repentini.
Si tratta di un’articolazione piuttosto stabile, composta dalla tibia e dal perone (le ossa della gamba) che si articolano con l’astragalo, una delle ossa del piede, formando una vera e propria “pinza”. L’articolazione è stabilizzata da una serie di legamenti, sia lateralmente che medialmente (all’interno). Anche la tibia e il perone sono collegati da specifiche strutture che permettono di mantenere questa pinza chiusa.
La distorsione di caviglia è un infortunio semplice?
No, la distorsione di caviglia, spesso banalizzata, è un infortunio complesso che può avere diverse conseguenze, tra cui lesioni ai legamenti, difetti cartilaginei post traumatici e anche fratture ossee (le cosiddette fratture malleolari). Inoltre, non ci sono solo esiti meccanici ma anche conseguenze legate al controllo neuromuscolare, che viene alterato.
Le distorsioni alla caviglia sono sempre uguali o ne esistono di diversi tipi?
Questi infortuni sono eventi molto rapidi e, a seconda del tipo di movimento anormale, se ne distinguono diverse:
- La più frequente in assoluto è la distorsione laterale in cui il movimento anormale è un’eccessiva “inversione” di caviglia. La caviglia si muove in questo modo e le strutture lesionate sono appunto i legamenti laterali. Queste sono le classiche distorsioni alla caviglia frequenti in sport di squadra come il basket.
- Quindi abbiamo le distorsioni mediali, in cui il movimento anormale è un’eccessiva “eversione” di caviglia. Questi infortuni, che esitano nella lesione dei legamenti mediali (legamento deltoideo o a siepe) sono in media più gravi.
Infine, infortunio spesso associato alle distorsioni mediali, ci sono le distorsioni alte, infortuni in extra-rotazione che avvengono in appoggio sulla punta del piede. Esitano nella lesione delle strutture che uniscono la tibia e il perone, allargando così la pinza.
Come avvengono nei diversi sport?
In sport come il basket e la pallavolo questi infortuni avvengono per la quasi totalità da soli o con perturbazioni all’atterraggio da un salto, tipicamente atterrando sul piede di un compagno o di un avversario. Nel calcio invece la situazione è molto diversa, la metà di questi infortuni avviene durante contrasti con contatti diretti e in particolare subendo dei falli con tackle laterali che risultano in infortuni interni e tackle mediale che esitano in infortuni laterali. Solo un quarto invece avviene completamente da soli.
Come stabilire la gravità di una distorsione di caviglia?
Uno dei sintomi chiave è il gonfiore. Se una distorsione è lieve tipicamente la caviglia non si gonfierà molto, invece, qualora la caviglia si gonfi parecchio e soprattutto se compaiono dei lividi bisogna farsi visitare il prima possibile per escludere fratture malleolari e valutare l’entità delle lesioni legamentose e stabilire la strategia di trattamento.
La diagnosi è sempre un momento chiave e a supporto della visita medico sportiva il medico potrà effettuare una ecografia (anche dinamica) oppure richiedere una radiografia e in casi selezionati una risonanza.
In che cosa consiste il trattamento?
Le distorsioni di caviglia sono trattate conservativamente nella stragrande maggioranza dei casi (il trattamento consiste in un percorso di recupero funzionale che tratteremo nel prossimo episodio di Sky Sport Doctor). Nei casi più gravi però, in presenza di lesione completa di più legamenti associata alla sensazione di instabilità può essere indicato l’intervento di stabilizzazione. Nella pratica questo è più frequente negli sportivi di alto livello, che hanno richieste funzionali maggiori.
Perché non bisogna sottovalutare una distorsione di caviglia?
Le distorsioni di caviglia sono spesso banalizzate, ma questo è un errore che non bisognerebbe commettere. Alcuni numeri che fanno riflettere, 30-60% dei pazienti avranno una recidiva, mentre il 20% dei pazienti con distorsione di caviglia sviluppa una instabilità cronica (uno su cinque) a distanza. Proprio per questa eccessiva semplificazione i pazienti ritornano a giocare senza aver recuperato, in particolare quando i sintomi scompaiono (ma sono invece ancora presenti deficit funzionali). Questo espone i pazienti ad infortuni recidivanti che nel tempo possono comportare lesioni cartilaginee fino ad artrosi avanzate e a condizioni cliniche drammatiche. E nella storia del calcio ci sono stati purtroppo esempi illustri.
Per queste ragioni è importante trattare bene la prima distorsione, con un percorso di recupero funzionale completo, che riduce moltissimo la possibilità di una recidiva.
Quindi ribadiamo: non è una “semplice” distorsione di caviglia.