Le lesioni alla spalla nella pallavolo rappresentano tra il 22% e il 33% di tutte le lesioni da sovraccarico. Le patologie più comuni includono la Sindrome da Impingement, seguita da lesioni dovute all’instabilità della spalla.
Si è stimato che atleti di alto livello che si allenano per 16-20 ore settimanali eseguano circa 40.000 attacchi in un anno. Nei giocatori di beach volley si è notata una esposizione ai problemi di spalla intorno al 43% contro il 16% dell’indoor. Ciò è spiegabile con il fatto che essendoci solo 2 giocatori, nel beach volley, il numero dei palloni toccati è più elevato rispetto all’indoor. Il numero di attacchi, in particolar modo quelli effettuati con rotazione esterna della spalla, sono la fonte principale di rischio.
Frequenza, sintomi e manovre cliniche
La Sindrome da Impingement o sindrome da conflitto sub-acromiale è uno degli infortuni più frequenti tra i pallavolisti, causata dalla ripetizione di movimenti overhead, tipici di questo sport. Si verifica quando i tendini della cuffia dei rotatori vengono compressi tra l’acromion e la testa dell’omero; questo provoca infiammazione e dolore, limitando la mobilità dell’articolazione.
L’infiammazione causata dalla compressione dei tendini può rendere la spalla rigida e limitare i movimenti, creando difficoltà nei gesti più tecnici.
I sintomi principali della Sindrome da Impingement sono: il dolore che si concentra nella parte superiore della spalla e si intensifica con i movimenti effettuati sopra la testa, la diminuzione della mobilità dell’articolazione e il deficit di forza.
Esistono manovre cliniche specifiche, come il test di Neer e il test di Hawkins, che verificano il movimento di impingement della spalla. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un esame diagnostico per immagini, come una risonanza magnetica (RM) o un’ecografia, per visualizzare l’entità dell’infiammazione o della lesione dei tendini.
Terapia ed esercizi
Il trattamento mira a ridurre il dolore, migliorare la mobilità della spalla e prevenire ulteriori danni. Le principali modalità terapeutiche includono:
- Terapia manuale: tecniche di mobilizzazione e manipolazione per migliorare la mobilità articolare e ridurre la rigidità.
- Esercizi di rafforzamento: potenziamento dei muscoli della cuffia dei rotatori e dei muscoli scapolari per migliorare la stabilità della spalla e ridurre il sovraccarico.
- Esercizi di stretching e flessibilità: per aumentare l’elasticità dei muscoli e dei tendini coinvolti, evitando rigidità che potrebbe peggiorare la compressione.
- Propriocezione: allenamento del controllo neuromuscolare e della coordinazione per prevenire movimenti errati o inadeguati.
- Tecniche di riduzione del dolore: come la terapia fisica (ultrasuoni, laserterapia), per ridurre l’infiammazione e il dolore acuto.
In caso di dolore persistente e non rispondente alla fisioterapia, le infiltrazioni locali con cortisonici possono aiutare a ridurre l’infiammazione.
Nel caso in cui fisioterapia e trattamenti conservativi non portassero a miglioramenti, può essere necessario un intervento chirurgico.
Prevenire la sindrome si può
La Sindrome da Impingement è un infortunio comune nei pallavolisti, ma se trattata correttamente, può essere prevenuta o gestita efficacemente. La tecnica corretta, il potenziamento muscolare e un adeguato recupero sono fondamentali per evitare l’insorgenza di questa patologia. In caso di sintomi, è importante intervenire tempestivamente per prevenire danni maggiori e migliorare il recupero della funzionalità della spalla.
Dr. Andrea Tieghi (Isokinetic Torino)
Dr. Alberto Scavone (Isokinetic Londra)